Animico – C’è un modo per riconoscere Chi ha l’anima e Chi no? Perché alcuni ne sono sprovvisti?
L’alieno doveva aver sentito il pensiero del soggetto addotto (animico) e, girandosi verso di lui, gli aveva risposto telepaticamente “Non ti preoccupare, tanto tu sei Rh negativo, quindi non puoi prendere l’AIDS“.
Il trattato di Malanga prosegue dimostrando che statisticamente quello che l’alieno biondo aveva detto all’abdotto è vero (tratto da “DNA di tutto di più”). Sicuramente chi possiede Rh negativo ha dentro di sé la capacità di immuno-deprimere l’HIV. Probabilmente i più puri (Rh negativo) lo deprimono totalmente. Ma ora non si può che supporre sulla base dei pochissimi lavori scientifici esistenti su questo argomento. Si evince che l’alieno dichiara il vero quando dice che chi possiede quel tipo di sangue non può essere infettato. Si evince ancora una volta che gli addotti sono realmente tali e che gli alieni sono realmente esistenti.
Allora perché agli alieni piace di più l’Rh negativo?
Direi proprio che è una bella domanda alla quale mi vien da rispondere in questo modo: “Agli alieni evidentemente piacciono i loro simili!”. La conclusione non è così affrettata come potrebbe sembrare. Uno dei primi elementi statistici emersi dallo studio delle abduction è la netta prevalenza di abdotti con sangue RH negativo. Solo il 10-15% dell’intera popolazione mondiale è RH-. E’ evidente che gli alieni selezionano meticolosamente i soggetti da abdurre anche sulla base di questa caratteristica. In precedenti lavori abbiamo già visto quanto sia improbabile, in termini di evoluzione umana, che sulla terra esistessero fin dalle origini due ceppi, uno con RH positivo ed uno con RH negativo.
Ancor più difficile
è poi che nel corso dei millenni il ceppo più debole, l’RH negativo, non si sia estinto. Ricordiamo infatti che una madre RH negativo che aspetta un figlio RH positivo ha buone probabilità di perderlo, perchè il sistema immunitario della madre attacca il feto riconoscendolo come estraneo. Solo di recente la scoperta delle immunogubuline consente a madri RH negativo di avere figli Rh positivo. In definitiva tutto fa pensare che in origine esistesse un unico ceppo e che gli individui con RH negativo siano stati introdotti sucessivamente attraverso un intervento esterno.
Di fronte ad una tale evidenza gli scettici si trovano spiazzati e liquidano la questione senza preoccuparsi di dare una spiegazione convincente. O peggio ne danno una ridicola pur di non avvalorare la tesi aliena che il realtà si dimostra la più sensata. Tutti gli elementi infatti portano a concludere che in un determinato momento della nostra storia è intervenuta una manipolazione genetica da parte di esseri non originari di questo pianeta. Lo scopo era quello di ottenere esseri umani anche un poco alieni, quindi simili a loro.
Ma perchè?
Perchè non creano direttamente esseri uguali a loro? Evidentemente l’essere umano ha qualcosa in più che loro non hanno e che non riescono ad ottenere artificialmente. Questo qualcosa è contenuto nel DNA umano ed è la chiave, a quanto pare indecifrabile, che consente all’uomo, e solo a lui, di ospitare l’anima(o quell’energia definita coscienza dai ricercatori). Il gioco vale la candela, perchè in gioco c’è tutto. C’è quell’energia potentissima che solo l’anima possiede, quell’energia che può garantire l’immortalità e che probabilmente rappresenta anche la chiave di accesso alle dimensioni superiori. Di certo quindi lo scopo non è quello, fine a stesso, di ottenere essere umani con un sangue privo del fattore RH (Rhesus). Ci troviamo di fronte ad un effetto collaterale conseguente alla fusione genetica tra DNA umano e DNA alieno.
Una distinzione però va fatta. Non c’è una sola razza aliena, quindi, in questo caso, è sbagliato parlare di alieni in senso generale. Credo sia più giusto, almeno per quanto riguarda l’aspetto legato all’RH negativo (animico), parlare di fusione tra DNA umano e DNA rettiliano. Non proprio tutti gli abdotti infatti sono RH negativi, per cui è possibile che esistano diversi incroci genetici tra umani e diverse altre razze aliene. Avremo quindi soggetti abdotti con piccole percentuali di DNA rettiliano, altri di Biondi, altri di Orange, altri ancora di Cavallette.
Data l’esistenza, nella maggior parte dei casi di abduction, di più parassiti alieni
evidentemente in buona parte dei soggetti abdotti animici da alcune generazioni si sono sovrapposte componenti genetiche di più razze aliene, così da diventare maggiormente compatibili. Non stiamo parlando di umani abdotti in grado di trasformarsi improvvisamente in grossi rettili, come qualche ricercatore sostiene. Stiamo parlando di piccole modifiche genetiche necessarie a rendere il soggetto compatibile all’abduction, che sappiamo avere finalità ben precise (vedi “Alien Cicatrix“).
Sono infatti convinto che non sia possibile abdurre qualsiasi individuo, ma che esso debba essere preventivamente (geneticamente) predisposto (modificato). Anche il Lux non può “agganciarsi” a qualsiasi individuo, ha bisogno di una determinata compatibilità. In questo gli alieni si aiutano fra loro anche se ciascuna razza tende ad assicurarsi la sperimentazione ed il controllo dei propri abdotti, quindi un patrimonio d’anime esclusivo da sfruttare nei modi che già sono stati presentati (vedi “Alien Cicatrix”).
L’obbiettivo finale resta sempre e comunque la realizzazione dell’essere perfetto, da considerarsi però da un punto di vista relativo, ovvero il punto di vista, ad esempio, del rettiliano che immagina l’essere perfetto come la fusione tra il rettile e l’essere umano con l’anima. Non un umano qualsiasi e forse nemmeno un rettile qualsiasi, ma l’unione di due esseri che nel loro rispettivo ambito razziale sono geneticamente perfetti, ma incompleti.
Per la razza rettiliana
avere l’anima significa realizzare un essere rettiliano con l’anima, questo naturalmente dal punto di vista rettiliano il cui modello ideale di essere perfetto prevede in ogni caso una forte componente genetica propria del rettile. Non sarà così per le cavallette che ovviamente avranno un modello ideale diverso. Ecco che ora è forse possibile collegare quanto qui esposto con quanto recentemente emerso in ambiente ipnotico, disegnando una sia pur parziale mappa geopolitica aliena. Stati Uniti, tutto il continente americano, Regno Unito ed alcune aree dell’Europa sono sotto il controllo rettiliano. Ai vertici del potere politico dei paesi inclusi in quest’area vengono posizionati abdotti appartenenti direttamente alla linea genetica umanorettile, quelli geneticamente più puri.
Il vecchio continente Europeo è controllato dai Biondi che hanno sistemato i loro abdotti umano-biondi più puri ai vertici del potere politico francese, tedesco e forse anche italiano(?). Dietro ad Israele ci sono invece le Cavallette che probabilemente controllano attraverso i loro abdotti il continente asiatico. Ognuno ha il proprio territorio di competenza ed i propri abdotti. Ad ogni abdotto evidentemente è assegnato un ruolo specifico probabilmente legato al grado di purezza genetico.
Non tutti gli abdotti sono quindi da mettere sullo stesso piano. Ho il timore che gran parte degl’abdotti ricoprano ruoli di una certa importanza nella nostra società e che, come invece succede in altri casi, sia per loro molto più difficile prenderne coscienza. Su di loro è possibile che esista un livello di abduction maggiore, reso forse possibile dl fatto che sono geneticamente più alieni. L’aspetto interessante è che essendo più alieni, molti degli esseri umani abdotti destinati ad occupare posizioni strategice specifiche nella società umana, potrebbero non avere anima, proprio perchè “troppo” alieni.
L’abdotto con l’anima
destinato a funzioni diverse più legate all’aspetto energetico dell’anima appunto, hanno maggiori possibilità di prendere coscienza del parassitaggio alieno. Se così fosse, il fenomeno abduction avrebbe proporzioni davvero preoccupanti. Va a questo punto ricordato che in buona sostanza gli alieni fra loro hanno in comune una sola cosa, nessuno ha l’anima e tutti la vogliono. Da qui il progetto comune, da realizzare però senza perdere quella identità propria di ciascuna razza aliena. Un progetto complesso, articolato, millenario che obbliga da molto tempo ciascuna razza ad operare gli incroci genetici di cui abbiamo parlato. Il diavolo non vuole diventare Dio, vuole diventare anche Dio!
Ora, il fatto che si sia scoperto che i rettili sono immuni all’HIV, così come gli umani con RH negativo, non prova nulla, ma certo aggiunge un altro interessante elemento al quadro. Indagare in ambito di ricerca scientifica sul possibile legame tra sangue umano dei gruppi RH negativo e sangue rettile potrebbe risolvere l’enigma. Sarà uno dei nostri prossimi obbiettivi anche se non la vedo facile. Mi piacerebbe tanto sapere a quale gruppo appartengono i personaggi legati all’elite mondiale: i nobili, i reali, i politici, i potenti dell’alta finanza internazionale, etc.. Sono tuttavia pronto a scommettere che gran parte di loro hanno sangue RH negativo, ma dubito che sarà mai possibile avere questi dati. In quest’ottica ha un senso ben preciso la storica tradizione nobiliare di sposarsi fra loro, evitando di inquinare la stirpe con sangue non reale. Qualcuno direbbe che sono storie d’altri tempi, io invece dico che la tradizione continua ancor oggi, come già ampiamente dimostrato (vedi “Linea di sangue”). — Leonard Sersani
Perché la vera identità dell’ essere umano risiede nella sua Anima:
Prima muore il corpo, poi muore lo spirito, poi muore la mente ma l’anima morirà quando si chiuderà l’Universo. Quindi la realtà reale rimane comunque nell’anima, e una parte importante dell’anima, che è la sola Coscienza. La Coscienza quando si chiuderà l’Universo rimarrà, perché essa non ha dimensione.
Spirito è uguale a sentimento: a differenza dell’emozione, il sentimento presenta una minore intensità ed una maggiore durata. In parole semplici, l’affetto o il sentimento che provi per una persona cara, un animale, un luogo a te caro, etc.
Anima è uguale a sentimento + emozione: in termini evolutivi la sua principale funzione consiste nel rendere più efficace la reazione dell’individuo a situazioni in cui per la sopravvivenza si rende necessaria una risposta immediata, che non utilizzi processi cognitivi ed elaborazione cosciente. In altre parole semplici, la passione improvvisa, il pianto davanti ad un tramonto, avvertire la forza di una tempesta, l’energia delle onde del mare, commuoversi ascoltando una bella musica, etc.
Chi ha anche Anima, prova sia i sentimenti che le emozioni. Portando con se una grande benedizione ed un fardello al tempo stesso. ( Penso che l’Anima si “nutra” di emozioni… tant’è che in presenza di emozioni estreme si percepiscono le vibrazioni intensissime dell’Anima… la prima volta che mi accadde rimasi esterrefatto, ma successivamente diventò una componente essenziale per comprendere che l’obiettivo era raggiunto...)
Non a caso molti animici sono dei creativi (inventori, ricercatori, guaritori, studiosi del paranormale, scienziati… per lo più INDIPENDENTI perché non assoggettabili alle manipolazione della scienza ufficiale) o degli artisti (musicisti, pittori, scrittori, poeti…), sono caratterialmente indipendenti, solitari, di indole anarchica, non accettano le regole della società, non fanno parte di alcun gruppo (o gregge) ma credono solo in loro stessi. Molti sviluppano anche studi scientifici, umanistici e filosofici, raggiungendo alti livelli. Da questo quadro si capiscono molte cose sul carattere umano, a cominciare dalle “doti”, come non tutti gli esseri umani sono dei creativi (in senso lato), di conseguenza non tutti hanno Anima.
Inoltre l’ animico
manifesta forti capacità paranormali, di qualsiasi tipologia ed entità, spesso senza nemmeno esserne consapevole. Non avere Anima non significa essere “inferiori”, la differenza tra noi e gli Alieni non è il fatto di possedere Anima, ma la capacità di elevarsi a stadi superiori di Coscienza, perché quello che conta è l’esperienza e che alla fine, convoglierà nel TUTTO. Tutte le anime sono diverse e si rispecchiano di conseguenza sul carattere e l’unicità di una persona. Ricordiamoci che a differenza degli alieni, noi umani siamo tutti diversi ed unici, sia con Spirito o Anima.
Anima è un fattore genetico, si trasmette in famiglia per generazioni, anche se può capitare che Anima, decida di fare esperienza in un contenitore che non ha queste particolarità, modificando il patrimonio genetico perché possa “agganciarsi”. Anima è uno “spirito libero”, vero che l’Universo si regge su leggi fondamentali imperiture, ma Anima in quanto emanazione di Dio(Coscienza), è anche in grado di modificarle a suo piacimento per raggiungere i suoi scopi.
Chi è Animico (Rh-negativo… privo del fattore Rhesus) si può riconoscere nelle seguenti caratteristiche:
Colui che non trova pace, né luogo dove soggiornare, si comporta sempre come “ospite” anche a casa sua. Colui che ha sempre gli occhi rivolti al cielo e che si sente prigioniero sul pianeta, ha sempre una forte nostalgia che non sa definire. Si commuove se guarda le stelle e non riesce ad identificarsi con niente e nessuno.
Si sente legato agli elementi naturali, la terra, il fuoco, l’acqua, l’aria limpida e cristallina, gli alberi maestosi e il vento, gli oceani e i deserti sconfinati, tutte le forme di vita, anche le più piccole. Tutto ciò è per lui fonte di continuo stupore, di meraviglia, come potrebbe essere meravigliato e affascinato un turista che visiti luoghi ameni e nuovi.
Egli ne è attratto perché sente che il suo corpo è fatto con gli stessi elementi e quindi con loro si riconosce, ma solo in quanto elementi essenziali alla vita su questo pianeta e non come una cosa che rappresenti se stesso, poiché il corpo umano viene sentito come un veicolo stretto e limitante, un involucro Rh- il cui DNA si adatta a fatica nell’atmosfera e clima terrestre.
L’Animico è un solitario, spesso un introverso che vorrebbe scappare sulle montagne più alte o sprofondare negli abissi marini. Ha sempre un certo fascino sugli altri ed è fortemente amato o odiato. Non suscita mai indifferenza e se pur vive spesso con le persone, egli preferisce la solitudine.
E’ indipendente, sa bastarsi e può fare a meno di tutto e di tutti. Sa amare profondamente ogni cosa, un filo d’erba come un altro essere umano, ma può rinunciare a qualunque affetto e può ritirarsi dentro di sé senza perdere l’amore per il Tutto. L’Animico vive nella terra di nessuno, non ha patria, né razza, né catene e non è neppure un cittadino del mondo perché egli si sente “fuori posto” ovunque vada.
Per l’Animico non esistono differenze, negli uomini o nei paesi, perché ogni paese lo affascina e lo respinge, perché ogni uomo è simile pur essendo troppo diverso da lui. Egli appartiene alla razza umana solo perché ne riveste l’abito, ma non riesce ad identificarsi con nulla e nessuno.
Trascorre la sua vita tentando di scappare dal mondo, cercando altri spazi sconfinati e continua a porsi l’interrogativo: “Qual è il mio posto?”, e pur percorrendo ogni strada non lo troverà mai.
Ha un carattere eclettico, si interessa di tutto, è affascinato dalla scienza e dalla tecnologia, ma non approfondisce mai nulla, impara ciò che gli serve esclusivamente per la momentanea necessità e poi passa ad altro, ha un’ottima manualità che preferisce usare solo a scopi pratici per la sopravvivenza quotidiana. Egli ha una elevatissima adattabilità e una enorme capacità di trasformazione e riutilizzazione di materiali di ogni tipo.
L’Animico è senza tempo, egli vive costantemente il presente e non sa programmarsi il futuro, dimentica velocemente il passato e trasforma tutto in dati da elaborare al fine di imparare velocemente ciò che gli serve.
Non appartiene a nessuno e non desidera che nulla e nessuno gli appartenga. Egli è viandante sulla terra, alcuni di loro cercano di trovare un adattamento, altri non ci riusciranno mai e rimangono viandanti anche di fatto. Alcuni Animici sconfinano nell’alienazione, altri scoprono e accettano il compito per il quale sono venuti.
L’Animico ha un intuito sviluppatissimo che lo guida, ha doti telepatiche, comunica con l’universo e riceve indicazioni, egli sa di non poter decidere della sua vita, ma non tutti lo scoprono a tempo e seguono la strada indicata o trovano le indicazioni. Per l’Animico possono trascorrere anche molti anni prima di comprendere il suo percorso, per questo, ogni tanto, altri Animici indicano la strada. Gli è concesso di incontrarne altri, ma sta solo a lui riconoscerli e farsi riconoscere. Gli è concesso però la comprensione degli umani con i quali può vivere, ma non integrarsi.
All’Animico non sono concesse certezze e sicurezze e se egli le crea, queste gli vengono distrutte, tolte, e deve ricominciare a vagabondare. Egli va dove è atteso con una valigia in mano e vive di elemosine dall’universo. E’ l’amico più affettuoso e leale, il figlio più amabile, il genitore più comprensivo ma, è disposto a lasciare tutto e tutti per rispondere alla chiamata, perché egli non appartiene a nessuno ed è di tutti.
E’ un ribelle, anticonvenzionale e difensore della giustizia assoluta, non ha regole e religione e non conosce aggregamenti e partiti, lavora da solo pur trascinando anche le masse, spesso sconfina nell’utopia e viene sacrificato dagli stessi che ha difeso o per i quali ha lavorato.
Non comprende la sua realtà, l’animico è destinato a soffrire a lungo. La nostalgia di “casa” lo attanaglia per lungo tempo, non trova mai una sistemazione definitiva ed è vittima dei suoi mutamenti. Si sente diverso dagli altri e non comprende il perché; cerca costantemente delle risposte che non trova e viene attratto da tutto ciò che appare fuori dalla norma.
Rifiuta schemi precostituiti, imposizioni, Maestri di ogni tipo, ideologie, scuole e dottrine unilaterali, pur tuttavia continua la sua estenuante ricerca della sua verità. Per il mondo, spesso l’Animico è un disadattato, un anormale, da emarginare o da emulare.
L’Animico anticipa sempre troppo i tempi e non vive mai in contemporanea con i suoi simili. Ha grandi idee, spesso innovative o rivoluzionarie, ma manca totalmente di quel senso pratico prettamente umano che consente poi di attuare facendosi spazio forzatamente. Egli vive nel mondo delle idee che spesso regala ad altri o gli vengono rubate dai “Parassiti” Rhesus (Rh+).
Esteticamente l’Animico è spesso piacevole, attraente, ma fisicamente, egli, fa molta fatica ad adattarsi al suo corpo umano, più probabilmente non lo accetta mai completamente. La sua vita umana è in genere molto complessa, piena di ogni tipo di esperienze, spesso anche contraddittorie; infatti può rivestire i ruoli più strani, può fare l’umile facchino e poco dopo il mega direttore; si amalgama bene con qualsiasi ceto sociale, ma non rimane mai troppo a lungo nelle stesse situazioni.
Se l’Animico lavora per ottenere qualcosa, che sia un’idea, un progetto o altro, appena l’ha ottenuta perde di interesse e passa subito ad altro. L’unica cosa che non perde mai è la costante volontà di comprendere, di ricercare la propria strada, di tentare di tornare a “casa”. L’universo è la sua casa e il suo viaggio non ha fine.
Egli è messaggero di una voce “del Tutto” e di risveglio degli “Animici”. Per i quali, raggiungere la Consapevolezza di sé è la condizione necessaria per effettuare il “Salto Quantico” . L’unica salvezza per gli Animici. Attualmente sono in grave pericolo su questo pianeta a causa delle alleanze tra i “Rhesus” (umani Rh+) e alcune razze di Alieni privi di “Anima”. Il cui scopo finale è impossessarsi dell’ “Anima” dei Discendenti dell’Uomo Primo (Rh-negativo) che li renderebbe immortali.
Ps. Esistono altre facoltà, molto interessanti, in possesso di un Animico che sta raggiungendo la “consapevolezza di sé” che tratteremo negli articoli a seguire.
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