I Figli di Lucifero… Rh-

Nel medioevo la storia parla di creature nate con un marchio incancellabile (geneticamente diversi “Rh-” ?): una stirpe di esseri umani colpiti per secoli da terribili persecuzioni, perché, accusati da sempre d’essere il frutto dell’unione tra uomini e Angeli o Demoni: i figli di Lucifero…

Rh-negativo, figli degli Dèi

 

Lucifero è chiamato in causa,

perché le persone con Rh- hanno la marcia in più nella vita in generale, e sono portatori di Luce, cioè essi tramandano la parte di Luce (Anima) di un elohim nel loro DNA di generazione in generazione… 

Le fonti medievali ne parlano come di «costruttori», carpentieri, tagliatori di pietre e fabbri. È certo che si tendeva a isolarle e a trattarle come degli «intoccabili», rendendole oggetto di disprezzo e intolleranza. Ma costituirono anche materia di studio per i medici di corte del re Enrico IV di Navarra.

Lo storico tedesco e ufficiale delle SS, Otto Rahn, era certo che fossero i discendenti degli ultimi Catari.

(Catari…

La disperata lotta di un uomo a difesa delle proprie idee e della libertà di pensiero sullo sfondo della crociata contro gli albigesi e dello sterminio dei Catari. L’appassionante ed enigmatica storia di Giordano Nemorario matematico e fisico del XIII secolo che in nome dell’amore per la conoscenza e per la giustizia sposa la causa catara condividendone fino in fondo le sorti si intreccia con quella di una crociata cristiana contro un popolo cristiano.

Le ragioni che indussero la Chiesa cattolica a massacrare un’intera popolazione furono solo politiche e teologiche o ci fu anche la necessità di occultare un sapere che non doveva e non poteva essere divulgato? Gli ultimi martiri Catari nella rocca di Montségur furono arsi vivi il 16 marzo 1244 e il terribile rogo decretò la fine di quella che per la Chiesa romana era stata una pericolosa e temuta eresia. Le fiamme non riuscirono tuttavia a bruciare le misteriose “Chiavi del sapere”, che contenevano un tesoro di conoscenze decisive per il futuro del genere umano.) e dunque appartenenti alla stirpe ariana dei discendenti di Thule. Nei circoli occulti europei, che influenzarono la genesi dello stesso pensiero nazista, si riprese l’antica leggenda della stirpe maledetta discesa dall’unione di Eva e Lucifero.

Che cosa cercavano i genetisti nazisti nei loro esperimenti sui prigionieri baschi e cagots?
L’élite nazionalsocialista credeva nell’esistenza di una «razza» con un DNA diverso, nascosto proprio nel sangue di alcune minoranze europee, un codice genetico (Rh-) che porterebbe il marchio indelebile di Lucifero.

Il Lucifero gnostico

La Tentazione e la Caduta di Eva, di William Blake

Accanto alla tradizione teologica e letteraria riguardo Lucifero si sviluppò, già nei primi tempi di fioritura e di espansione delle dottrine cristiane, una corrente gnostica che reinterpretò la figura luciferina in chiave salvifica e liberatrice per l’uomo, capovolgendo al contempo l’immagine del Dio creatore della Bibbia con il demiurgo, dipinto come un tiranno, geloso, crudele, malvagio, despota… il malvagio Demiurgo .

Secondo tale dottrina,

che ha radici tanto nel Marcionismo quanto nel Manicheismo[52], il serpente/Lucifero[53] descritto nella Genesi sarebbe colui che ha indotto alcuni uomini in cui l’Anima è prigioniera, alla conoscenza, la scientia boni et mali, e dunque all’elevazione di quegli uomini a divinità, pur contro la volontà del Dio supremo (Il Demiurgo) che avrebbe voluto invece mantenere tutti gli uomini suoi sudditi e schiavi, considerandoli esseri inferiori.

In tale dottrina Lucifero, che viene interpretato alla lettera come “Portatore di luce“, viene perciò eletto quale salvatore dell’uomo. Tutto ciò è in evidente antitesi con la concezione classica del Cristianesimo, secondo la quale invece l’aspetto luminoso di Satana è solo un mascheramento e uno strumento di seduzione.

È San Paolo il primo a ricordare che:

anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere. Come sempre, se si parla di Lucifero, si risponde “associandolo” a Satana, mentre  nel loro significato simbolico: Lucifero rappresenta il trascendente e la luce che si ribella all’oscurità, mentre Satana rappresenta tutto ciò che è materiale e il male che si oppone al bene.

Copertina del Lucifer the Lightbearer, periodico statunitense ispirato a Lucifero

Comunque l’idea di Lucifero come principio positivo nonché il suo accostamento alla figura di Prometeo saranno dei motivi ripresi da una lunghissima tradizione gnostica e filosofica che nella storia ha trovato echi nell’Illuminismo[55], nella Massoneria[56], nel Rosacrocianesimo[57], nel Romanticismo di Byron, di Shelley, di John Milton, di Oscar Wilde, di Baudelaire e persino di Blake[58]. Tra gli autori italiani è interessante ricordare l’inno A Satana di Carducci, Del regno di Satana di Terenzio Mamiani, e il poema Lucifero di Mario Rapisardi.

In tempi più recenti,

si ritrovano richiami a Lucifero nella teosofia di Madame Blavatsky e nella sua contemporanea derivazione New Age inaugurata da Alice Bailey[59][60]; in ultimo certo si può aggiungere a tale lista anche il cosiddetto transumanesimo[61], nonché alcuni dei movimenti neopagani radunati sotto al nome di Wicca.[62][63].

Conclusione:

nelle ricerche effettuate in tutti questi anni sulle origini degli umani (Rh-) geneticamente diversi dal resto dell’umanità, ho riscontrato che in ogni epoca della storia dell’uomo, esiste una minoranza, (descritta nei termini e modi secondo le convenienze delle classi dirigenti) di ognuno di quei tempi (Dai Sumeri a oggi), geneticamente diversa dal resto degli umani. Nessuno possiede la verità assoluta sulle origini del Dna che genera sangue privo del fattore rhesus, ma lo scopo è, semplicemente, aiutare chi si sente diverso e “fuori posto” a scoprire la propria dimensione trascendentale originaria e prendere coscienza di sé.

 

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