Rh-negativo e Rh+positivo Differenze (possedere o meno Anima)
Rh-negativo e Rh+positivo Differenze comportamentali e psichiche (possedere o meno Anima)
Gli individui Rh-negativo (Animici) sono gli unici in grado di ospitare “Anima” (in quanto emanazione di Coscienza “Dio”, cioè, la capacità di elevarsi a stadi superiori di Coscienza).
Gli Umani Rh- negativo (Rh-negativo significa: Assenza totale dei geni dei primati Rhesus “Rh” nel cromosoma 1 del DNA), non avendo nel sangue caratteristiche dei primati, hanno un comportamento che verte più alla conoscenza e alla capacità di elevarsi a stadi superiori di Coscienza, mentre gli individui Rh+ positivo seguono le leggi del mondo animale che sono: territorio, riproduzione e cibo.
Questo non significa che gli Rh+ positivo sono dei minorati, ma solamente che a livello di struttura fisica, mentale, spirituale e persino psichica, hanno delle predisposizioni diverse, il loro comportamento tende verso un disinvolto, superficiale, egoistico, narcisistico, mondano, aggressivo materialismo.
A volte questi tratti si celano sotto una lucida facciata sociale (recitano una parte, come in una pièce teatrale), ma chiunque prestando un minimo di attenzione può “scorgerli” oltre il travestimento.
Gli individui Rh+positivi mancano di individualità,
di pensiero indipendente, e sono fortemente sbilanciate verso una mentalità da “gregge”, hanno la necessità di far parte di un branco, di seguire ciecamente le indicazioni di un capo, di avere un “padrino” per essere protetti e/o raccomandati (non importa a quale “prezzo”).
Dimostrano di non possedere la comprensione di qualsiasi cosa si ponga al di fuori della sfera materiale dei cinque sensi, e non nutrono alcun interesse verso le questioni metafisiche, eccetto che sotto forma di accessori che fruttino magari un tornaconto personale o del branco.
Appaiono inoltre incapaci di empatia, di coscienza e di reale spirito di sacrificio.
Tuttavia, sono in grado di allestire uno spettacolo di apprensione o altruismo per fini di manipolazione. Ad esempio: lacrime di coccodrillo per suscitare simpatia, o gesti altruistici (finto buonismo) per ricavare un tornaconto.
Negli individui Rh+positivi l’esame della loro psiche rivela, inoltre, qualcosa di interessante:
Vi è una certa semplicità, basilarità ed inerzia nella loro essenza, anche quando gli intelletti sono sviluppati. A differenza di altri individui la loro energia cosciente è sorda, vacua e amorfa piuttosto che solida, frizzante e concentrata. Insomma, le loro menti sono come castelli di sabbia identici a castelli reali, e c’è qualcosa di animalesco e grezzo che pilota i loro corpi. Manca loro la “cosciente consapevolezza di sé” che gli esseri umani dovrebbero avere, ma sembrano invece possedere una consapevolezza simile a quella di piante o animali. Esiste infatti una differenza importante tra la semplice consapevolezza e la consapevolezza di sé.
Anima: il fattore mancante.
Auto consapevolezza Il fattore mancante è ciò che conferisce ad un essere umano l’auto-consapevolezza e la capacità di ideali e di valori trascendenti. Tutto ciò va oltre meri fattori biologici, come disfunzioni cerebrali, geni difettosi o fattori culturali, come, ad esempio, una cattiva educazione. Il problema qui riguarda la consapevolezza nell’utilizzo della macchina biologica. Quella percezione intuitiva o chiaroveggente che coinvolge fattori metafisici.
Come potremmo, allora, definire tale superiore fattore di coscienza assente in alcune persone? Di solito viene chiamato Anima, definizione che tuttavia ha causato troppa confusione in passato. Alcuni infatti non hanno familiarità con la definizione di “assenza di anima” e tendono a confonderla con la totale “assenza di coscienza”. In realtà l’espressione esprime una assenza “di coscienza individualizzata”.
ANIMA E’ la scintilla divina,
la sede del libero arbitrio, il frammento olografico del Creatore che risiede al centro dell’Essere, l’osservatore interiore cosciente in grado di osservare anche la propria auto-osservazione. Purtroppo, sembra che non tutti gli esseri umani siano dotati dell’ Anima. Chi ne è sprovvisto non possiede consapevolezza di sé, individualità, saggezza, empatia, intelligenza creativa, o coscienza. Ciò che conferma ulteriormente questa ipotesi è che, come verrà discusso in seguito, nelle loro vite si può osservare una totale assenza di sincronismo, di sogni simbolici, di lezioni spirituali, di crescita dell’anima e di karma.
Ciò sembra piuttosto plausibile,
dal momento che costoro non posseggono quell’elemento permanente che sopravvive alla morte e si reincarna, e che trae giovamento dalle esperienze appena elencate. Sono esseri “temporanei” la cui conoscenza si costituisce poco prima della nascita e si dissolve subito dopo la morte.
Se così fosse sarebbe comprensibile come mai costoro non recepiscano le cosiddette “lezioni di vita” (Animiche). In assenza di un elemento di congiunzione con le loro esistenze passate, in assenza di un Sé superiore, costoro non possono nutrire alcun interesse per ciò che trascende la loro attuale esistenza mortale. Pertanto è da attendersi che tali individui siano particolarmente materialisti e mondani nelle loro ambizioni; un fattore confermabile mediante semplice osservazione. Con questo non si vuole assolutamente affermare che chiunque sia un po’ frivolo, mondano o materialista sia da annoverare tra le persone prive di Anima.
Conseguenze dell’assenza dell’ Anima
Sulla base di quanto appena detto, consideriamo cosa accade quando un individuo è in possesso di corpo, di ego, di spirito, ma non possiede l’ Anima: In primo luogo, la sua intera esistenza è il risultato di una serie di influenze materiali, come la genetica e l’ambiente che lo circonda.
La sede della sua apparente intelligenza è l’ego, e senza il contrappeso dell’ Anima, questo ego finisce per dominarlo. Pertanto, in conformità con la funzione dell’ego, tali persone si dedicano solo a questioni materiali e alla loro sopravvivenza sociale.
Si noti invece come le persone dotate di Anima
e connesse con i loro impulsi spirituali, spesso compiano scelte che non soddisfano necessità finanziarie, conquiste sociali o desideri egoistici, bensì scelte che servono solo fini spirituali. Tali impulsi sono assenti nelle persone prive di Anima, la cui essenza è del tutto ottimizzata per la sopravvivenza nel mondo fisico, in assenza di coscienza, empatia o battaglie interiori tra gli impulsi dell’ego ed i relativi deterrenti disciplinati dall’ Anima, queste persone possono accedere molto più rapidamente e facilmente ai vertici dei loro ambienti mondani, in quanto le loro azioni sono poste in essere a prescindere dalle conseguenze nei confronti del prossimo.
In conclusione, direi che la convivenza tra Rh- e Rh+ risulta alquanto difficoltosa se non incompatibile sia a livello mentale, spirituale e persino psichico, oltre che alla struttura fisica (Sangue, DNA, ecc…).
Stralcio di una seduta di ipnosi eseguita da R. Malanga:
il DNA e le sue proprietà. La scelta non è affatto casuale, ma è stata dettata dal fatto che gli addotti, in collegamento con la loro Anima, sostenevano che il DNA umano è il punto preciso dove l’Anima stessa in qualche modo si aggancia. Per esempio uno degli addotti, in collegamento con il suo Lux (quindi è il Lux che parla),oltre a dire, come tutti gli altri, che l’Anima non è di tutti gli umani e che chi ce l’ha l’ha attaccata al suo DNA, disse anche che era possibile attaccare saldamente l’Anima al DNA stesso, ottenendo così anche l’immortalità del corpo, e che, per fare questo, si doveva usare una proteina che si chiamava TrTs.
Questa fu una dichiarazione spontanea,
non richiesta da me in ipnosi, ma che il Lux in questione elargì senza pensare che potevo controllarla. L’addotto in questione era un ragazzo che aveva il diploma di terza media e che lavorava come operaio in una fabbrica di plastica. La cosa interessante fu che, quando andai a controllare la scientificità di questa dichiarazione, trovai che poteva essere vera. Infatti esiste una serie di proteine che prendono il nome di TrTs, che è l’acronimo di Transferase Terminale. Sono proteine che servono proprio, guarda caso, per attaccare molecole al DNA e staccarle. Sarà stato un caso?
Ma andiamo avanti,
un’altra addotta, in collegamento con la sua Anima (quindi è l’Anima che parla), descrisse in ipnosi il DNA di chi possiede l’Anima, rappresentato dal disegno che si vede qui di seguito riportato. Il disegno è stato tracciato dopo l’ipnosi, in stato di normale veglia, e l’addotto che l’ha tracciato non ha mai fatto studi di biologia (è un commercialista).
Come si può notare dal disegno, ci sono alcuni particolari molto interessanti, come quel filamento che sta di lato al DNA, ma che il soggetto dice di averlo visto all’interno dello stesso DNA. Lo avrebbe disegnato fuori solo per metterlo in evidenza.
Alla domanda :”Cos’è quella cosa lì?”,
il soggetto rispose:
” Non lo so, c’era; l’ho vista e quindi l’ho disegnata”, non sapendo che tutti gli altri addotti da me analizzati dichiaravano che l’Anima sta nel mezzo del DNA, dove c’è la zona elettromagnetica dei legami a ponte di idrogeno che formano una colonna di campo E. M. (in bianco nel disegno)…
Chi ha solo spirito prova i sentimenti, chi ha anche Anima, prova sia i sentimenti che le emozioni, e le emozioni generano quelle vibrazioni di cui l’Anima si “nutre”.
Chi ha Anima, porta con se una grande benedizione ed un fardello al tempo stesso.