Anima, il nucleo della “Coscienza” individualizzata
Anima, il nucleo della “Coscienza” individualizzata (matrice a punti di luce presente negli Umani con il DNA privo del Fattore Rhesus “Rh-negativo“)
Chi sono gli individui con “Anima” (nucleo della “Coscienza” individualizzata), con il sangue e il DNA così estremamente diversi dal resto della razza umana… E perché la scienza ortodossa si ostina a tacere, diffondendo disinformazioni che negano le evidenze, pur conoscendo la verità?
Perché gli oligarchi degli stati discriminano questi individui, “Unici” nel corredo genetico terrestre ereditato dai loro predecessori, censurando e propinando insegnamenti fuorvianti atti a inibire la consapevolezza “di Sé” invece d’insegnargli ciò che riflette il loro corredo genetico. Ovvero la presenza o meno dei geni dei primati Rhesus nel cromosoma 1 del DNA, e perché sul cromosoma 3 del DNA vi è il “messaggio” che fa nascere globuli bianchi liberi e lisci sui quali i Virus e i retrovirus più letali non attecchiscono in quanto non trovano “serrature e cancelli” con cui entrare (ovvero la mancanza dei recettori CCR5 sui linfociti T). Oltre alle differenze sostanziali a livello di struttura fisica, mentale, spirituale e persino psichica.
Forse perché gli individui Rh-negativo (Animici) sono gli unici in grado di possedere “Anima” (il nucleo della “Coscienza” individualizzata) avendo, il terzo filamento al centro delle due eliche che formano il DNA.
Qui definiamo “Anima“,
il nucleo della “Coscienza” individualizzata (matrice a punti di luce), che rimane intatta tra le successive incarnazioni.
Mentre gli umani con Anima hanno una scintilla divina di Coscienza che dà loro la capacità di auto consapevolezza individuale e la capacità di elevarsi a stadi superiori di Coscienza. Gli umani senz’Anima mancano di questa scintilla divina e sono solo vagamente coscienti non avendo la capacità di auto consapevolezza individuale e la capacità di elevarsi a stadi superiori, appartengono a una “Coscienza” di gruppo simile a un animale che esiste, si evolve e si incarna collettivamente (gregge) piuttosto che individualmente.
Mentre, ogni umano con anima
ha un’energia relativamente unica modellata dalla consapevolezza, dall’esperienza e dall’essenza di quella persona, l’energia che anima un senza Anima è la stessa che anima qualsiasi altro… (Coscienza di gruppo). L’Anima è il nucleo della coscienza individualizzata, quell’aspetto permanente del proprio essere che rappresenta il vero “Sé”, che accumula esperienze e saggezza spirituale per tutta la vita. Sopravvive alla morte fisica e rimane intatta dopo la reincarnazione per continuare a crescere verso la realizzazione del suo potenziale. È la scintilla divina, la sede del libero arbitrio, il frammento olografico del Creatore che risiede proprio al centro del tuo essere, l’IO che sei tu, l’osservatore cosciente interiore capace di osservare anche la propria auto-osservazione.
Studi recenti, portano alla conclusione che non tutti gli esseri umani abbiano l’Anima, soltanto il 15% la possiede e corrisponde a quegli umani privi del fattore Rhesus, ovvero gli individui Rh-negativo. Invece gli individui Rh+positivi mancano di: individualità, di pensiero indipendente, e sono fortemente sbilanciati verso una mentalità di “gregge” o di gruppo, hanno la necessità di far parte di un branco, di seguire ciecamente le indicazioni di un capo, di avere un “padrino” per essere protetti e/o raccomandati (non importa a quale “prezzo”).
Uno dei punti di forza di Darwin,
era che l’evoluzione non avviene per stadi. Soltanto dopo, circa centoventi anni, Fred Hoyle e Chandra Wickramasinghe ipotizzarono che: l’evoluzione avviene per stadi con l’aiuto di virus e batteri arrivati sulla Terra dallo spazio tramite un processo chiamato panspermia. Questi arrivi dallo spazio mutano costantemente, infettano le cellule delle piante e delle creature viventi e causano abbastanza rapidamente drastici cambiamenti nella struttura del DNA dell’ospite.
Per dimostrare quanto questa affermazione sia stravagante, vorrei che tornaste con la mente alla parete della vostra classe a scuola. Ricordate il poster con le fasi cronologiche dell’evoluzione umana? Partendo da sinistra:
- il primate,
- il primate leggermente più alto con meno peluria,
- un uomo-scimmia leggermente più alto e più eretto ancora meno peloso,
- per terminare con un bell’uomo all’estrema destra che rappresenta gli esseri umani moderni, all’apice dell’evoluzione.
Dalla scimmia all’uomo, proprio così.
Queste immagini, volutamente semplicistiche, creano nei bambini l’idea che la teoria dell’evoluzione sia sufficientemente documentata e compresa.
Non viene insegnato loro che questa è solo un’ipotesi semplicistica di come siamo diventati umani.
La scuola vieta il Pensiero logico deduttivo,
Nemico mortale del Pensiero Unico figlio della Classe dominante globalista, quindi, Il sistema scolastico ed educativo non può e non deve funzionare. Contrariamente a quello che pensano in molti, esso non è in disfacimento per caso, o per risparmiare, o perché la società è in decadimento, ma perché rappresenta il nemico mortale della classe dominante, qui e in ogni angolo del pianeta, e quindi va depotenziato.
L’istruzione è fondamentale per capire la storia e comprendere i fenomeni sociali, per imparare a distinguere e discernere, per capire in quale direzione si sta muovendo la società, come liberarsi dal potere di turno e dal pensiero unico globale. Per la Classe dominante “globalista” è quindi necessario che l’istruzione sia controllata, che la scuola sia posta sotto tutela e il pensiero logico vietato.
I ragazzi non devono avere gli strumenti logici e culturali per capire cosa succede intorno a loro. Il pensiero logico deduttivo è dunque stato messo al bando non soltanto nella scuola italiana, ma in tutte le scuole occidentali. Analizzare i fatti e trarre le logiche conseguenze è vietato.
Le principali regole imposte dall’Élite globalista dominante:
Gli alunni non devono porsi domande e cercare risposte, il dialogo insegnante allievo non esiste se non finalizzato a imporre il pensiero unico globale.
I ragazzi non devono avere gli strumenti logici per analizzare razionalmente gli eventi.
Vietati scambi di opinione e brainstorming (confronto delle idee e delle proposte espresse liberamente dai partecipanti)
Gli scambi di opinione, quel discutere tutti insieme per raggiungere la verità, non deve verificarsi.
A scuola la storia la raccontano i libri
(accuratamente selezionati) e l’insegnante, non vengono applicati metodi logico-deduttivi per capire gli eventi, il brainstorming con l’intervento attivo e costruttivo degli allievi non trova spazio.
Le discussioni devono essere mediate dagli insegnanti, che prediligono le lezioni frontali e la lettura dei libri di testo, appiattiti sulla verità imposta, perché se contenessero altre verità non arriverebbero nei banchi di scuola.
Proviamo ora a immaginare cosa succederebbe in classe se un allievo ponesse domande imbarazzanti sul ruolo della finanza nella storia recente, sulle vere motivazioni che spinsero il mondo verso la Seconda guerra mondiale, su chi c’era dietro la Rivoluzione francese, sul fondamentale ruolo delle banche e dei banchieri nella promozione delle guerre. L’insegnante non può permettere che gli allievi discutano liberamente di questi argomenti. Il libro di testo deve essere al centro della lezione. E i libri di testo storici sono tra i più controllati, al fine di evitare che emergano punti di vista non approvati dalla classe dominante.
La censura dei libri
Nessuna casa editrice stamperebbe un libro di storia in cui compare il nome dei Rothschild, oppure quello di George Soros, o quello dei Sassoon. La storia raccontata nei libri di storia è funzionale al sistema. E la scuola reprime ogni ricerca o interpretazione autonoma da parte degli allievi. La censura, la repressione dello sviluppo del pensiero logico deduttivo, l’inibizione di ogni ricerca sono fondamentali per la classe dominante. Guai se i ragazzi sviluppano quelle qualità che permetteranno loro di capire e di agire di conseguenza.
La scuola è l’organo di trasmissione del pensiero unico “politicamente corretto”, dal quale i ragazzi non riusciranno a liberarsi per il resto della loro vita, a meno che non seguano un percorso di liberazione dalle dottrine inculcate nelle loro teste sin da quando erano bambini. Mandarli a lavorare gratuitamente già a quindici anni, appiattirli su certe idee, insegnare a fare, ma non a pensare, emarginare metodi di apprendimento che funzionino davvero, evitare ogni discussione che rischi di portare a conclusioni diverse da quanto prescrive il potere dominante è funzionale al sistema.
Gli insegnanti, asserviti al medesimo sistema tirannico, paurosi di essere messi alla gogna, accolgono tutto ciò che esso approva o impone.
Alcune lezioni dal passato
Nel V secolo a.C. il potere dominante dell’Atene di allora, costrinse Socrate al suicidio, perché raccontava delle verità scomode; corrompeva i giovani… dicevano. Oggi farebbe la stessa fine.
Nel IV secolo a.C. Platone descriveva il “Mito della Caverna”: “Immagina che gli esseri umani siano prigionieri, costretti a vivere in una caverna illuminata debolmente da un fuoco artificiale, legati fin dalla nascita e posti di fronte a uno schermo dove vedono passare le ombre degli oggetti che qualcuno muove dietro di loro. La loro conoscenza è soltanto un’illusione. La realtà vera sta dietro le loro spalle, al di fuori della caverna. Ma uscire dalla caverna può essere pericoloso: la luce esterna può abbagliare fino a far diventare ciechi “.
La ricerca della verità è un cammino scomodo e faticoso. Platone, nel IV secolo a.C. ha descritto la nostra società moderna. “Il bisogno d’inibire lo sviluppo del pensiero logico per evitare che emerga la verità e con essa la vera natura predatoria della classe dominante, rappresenta un impoverimento intellettuale per tutta l’umanità”.
Una risposta
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